Firenze, 13 e 14 febbraio 2010
La Madre Generale ai membri degli organismi di collaborazione e alle animatrici regionali e della pastorale giovanile e vocazionale, ringraziando per la disponibilità ad accettare il servizio, ha offerto alcuni spunti di riflessione che desideriamo riproporre.
“Dinanzi alle situazioni di precarietà e di sofferenza, che stiamo vivendo in questi giorni [per l’improvvisa scomparsa di alcune consorelle], ci interroghiamo per capire cosa il Signore voglia da noi, cosa voglia dirci.
Il Salmo 121 ci offre una risposta consolante: “Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra. Egli custodirà la tua vita”.
E che Egli ha cura di noi lo abbiamo letto anche nel brano di Marco dell’Eucaristia di questa mattina (Mc 8,1-10).
Il Signore ha compassione dell’uomo, si fa carico del bisogno umano: “Se li rimando digiuni, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano”.
Egli è così attento fino ad accorgersi che alcuni sono stanchi per il cammino intrapreso.
Questa è la nostra certezza, questa la fede che ci fa guardare avanti!
Il testo di Marco ci dice anche che il Signore ha fiducia in noi:
“Quanti pani avete?” Egli prende quello che siamo con le nostre ricchezze e la nostra povertà. Rende grazie su quei sette pani che diventano pane che sfama la folla.
Il Signore sa trasformare in abbondanza il poco che siamo quando ci affidiamo a Lui senza nasconderci, senza false umiltà, convinti che le cose che possediamo sono doni di Dio da condividere con gli altri.